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La Gazzetta del Mezzogiorno
San Trifone: un rito antico che accende il cielo di Montrone, tra memoria e devozione
C'è un fremito nell'aria, un vibrare sottile che si diffonde in tutto il paese di Montrone, frazione del comune di Adelfia, come un richiamo. È la festa di San Trifone, il patrono della città, il santo protettore dei contadini e dei raccolti, e la sua celebrazione è un evento che ogni anno attira migliaia di fedeli, curiosi e appassionati di tradizioni popolari da tutta la Puglia e dal sud Italia. Questo appuntamento affonda le sue radici in secoli di storia e di fede, e ha conservato un fascino speciale grazie a elementi unici che rendono la festa un rito immancabile.
Il suo nome risuona in ogni strada, tra il vociare dei residenti e pellegrini e il fragore dei fuochi. Ma questi non sono i fuochi che incendiano la notte: sono esplosioni di luce e colore che sorprendono il cielo in pieno giorno. Una peculiarità unica nel suo genere, capace di stupire e richiamare migliaia di persone da tutti i comuni nimitrofi e non solo, tra antiche tradizioni ed emozioni che si rinnovano.
La luce autunnale dipinge il paesaggio di colori caldi, e il cielo terso di novembre fa da cornice perfetta ai preparativi della giornata. I pellegrini e i visitatori iniziano a radunarsi fin dal mattino, popolando le vie e cercando il posto ideale per assistere agli eventi che si succederanno.
E così, dopo circa 20 anni mi trovo qui, con la mia macchina fotografica al collo e il cuore che ritorna bambino.
I ricordi mi riportano a quegli anni lontani, a quelle giornate passate con mio nonno contadino, a percorrere le vie affollate del paese. La sua figura imponente accanto a me, i suoi racconti antichi, e lo sguardo vigile che si illuminava al passaggio della statua del Santo. Mio nonno aveva una sua fede, una di quelle incrollabili, fatta di gesti semplici e devozione autentica, e la sua voce mi sussurrava storie che parlavano di protezione e di speranza, di legami tra cielo e terra.
San Trifone, mi spiegava, è il protettore dei campi, dei raccolti, degli uomini che vivono di ciò che la terra offre. La sua festa rappresenta un momento di incontro per la comunità e per chi, da tutta la Puglia e oltre, decide di raggiungere Adelfia per vivere un rito che si perpetua da secoli. La statua del Santo, con lo sguardo fiero e la palma del martirio, viene portata in processione tra ali di folla commossa e grata. Eppure, ogni anno, è l’attesa dei fuochi pirotecnici a rendere unico questo momento. Esplodono di giorno, come fosse una sfida al cielo terso; un omaggio, non solo ai presenti, ma al Santo stesso.
È lui il destinatario di questa danza di luci che abbraccia il cielo di Montrone.
l folklore e la devozione si mescolano in un’atmosfera vibrante e solenne. I fuochi diurni, un vero e proprio spettacolo pirotecnico pensato per la luce del giorno, sono una delle caratteristiche che rendono questa festa così amata e partecipata. È un rituale che celebra la gratitudine verso San Trifone, capace di proteggere e accompagnare la comunità in un legame che, anno dopo anno, si rinnova con forza e passione. E per chi torna ogni anno, per chi ha vissuto la festa da bambino o per chi la scopre per la prima volta, la celebrazione diventa un momento di condivisione e di appartenenza, un ponte tra passato e presente che illumina il cuore della Puglia.
Oggi, come all’ora, rivedo me stesso bambino e riconosco quegli odori, quei suoni, quell’eccitazione vibrante nell’aria. È cambiato poco: la festa attira ancora gente da ogni dove, uomini e donne che attraversano chilometri per rivivere, anche solo per un giorno, quella sensazione di comunione, di un legame che va oltre il tempo. E i fuochi, sempre, a ricordarci che la fede, come la memoria, sa raggiungere altezze inaspettate. San Trifone è il patrono, è il cuore di Montrone, e ogni anno ci attira, con la sua forza immutata, a un appuntamento che è più di una semplice festa. È un ritorno alle radici, un dialogo tra passato e presente, un ritrovo tra amici e sconosciuti, un momento che illumina il cielo di un comune e le sue memorie di chi, come me, porta ancora nel cuore la voce di un uomo che racconta storie di devozione e amore per la vita.
La festa non è solo un evento o una festa patronale, è un momento di vita, un punto d’incontro tra generazioni. San Trifone rappresentava e rappresenta ancora oggi il simbolo di appartenenza, l’essere parte di un qualcosa che ci supera e ci unisce con semplicità.
Adelfia, 2024
Ljja