Roma in Trasformazione: la Città Eterna tra Cantiere e Cultura, in attesa del Giubileo 2025
Mentre ci si avvicina all’atteso Giubileo del 2025, Roma si prepara a mettere in mostra la sua bellezza e spiritualità millenaria. Eppure, per le vie della capitale, l’aria è diversa, quasi sospesa tra passato e futuro: i più celebri monumenti della città sono al centro di un’intensa operazione di restauro e ammodernamento che, paradossalmente, nasconde proprio quelle meraviglie che ogni anno attirano milioni di turisti da tutto il mondo.
I turisti che arrivano in città per ammirare i simboli immortali della cultura e della storia italiana si trovano davanti a una Roma insolita, un vero e proprio “cantiere a cielo aperto”. I ponteggi avvolgono, come una seconda pelle, le impalcature si innalzano sui monumenti e persino alla fontana di Trevi — il cuore pulsante della città, dove solitamente si lanciano monete per esprimere desideri — è spesso parzialmente celata dai lavori di restauro. La città sembra così incapsulata in un limbo di transizione, dove la bellezza è momentaneamente velata in attesa di un rinnovamento.
Molti visitatori, pur delusi dalla presenza dei cantieri, si dimostrano curiosi e affascinati dall’opportunità unica di assistere ai lavori di restauro di luoghi iconici. Spesso si vedono gruppi di persone fermarsi davanti alle recinzioni, osservando attentamente operai e restauratori intenti nel loro lavoro meticoloso, incuriositi da quello che accade dietro le quinte della città eterna. C’è chi scatta foto, non solo dei monumenti, ma dei lavori stessi, immortalando momenti di questa fase storica di trasformazione.
L’impatto di questi cantieri sulla mobilità urbana, tuttavia, non passa inosservato. Le strade di Roma, già tradizionalmente trafficate, oggi sembrano inondate di deviazioni e blocchi temporanei che rendono difficili gli spostamenti. Il caos delle vie romane, amplificato dalla riduzione della viabilità attorno ai principali monumenti, mette a dura prova sia i residenti che i turisti, costretti a lunghe attese e percorsi alternativi. Non è raro vedere romani scontenti, ma anche fieri di vedere la propria città rimessa a nuovo, pronti a commentare con spirito ironico e pazienza tipica dei locali: “Roma è sempre bella, anche se nascosta sotto la polvere.”
Questo progetto fotografico documenta un momento cruciale nella storia di Roma, catturando non solo la maestosità dei suoi monumenti, ma anche il fervore dell’attività che li circonda in questo periodo di grande fermento.
Le immagini raccontano una Roma che si rinnova, fatta di contrasti, tra il vecchio e il nuovo, la bellezza e il caos, l’eternità e l’urgenza del presente. Mentre la città si prepara a riaccogliere il mondo nel 2025, questo “dietro le quinte” diventa un’opera d’arte in sé, una narrazione visiva di una città che, anche tra rumori di trapani e lamiere, non smette di affascinare chiunque la visiti.
In fondo, anche i cantieri fanno parte della storia di Roma (Roma Caput Mundi) . E in questo Giubileo, Roma non si limita a celebrare la propria eternità: sta scrivendo un nuovo capitolo del suo racconto, mostrando al mondo la bellezza di una città che, anche nei suoi momenti di transizione e contrddizioni riesce a toccare il cuore e l’immaginazione di chi la osserva ogni anno
Roma, Ottobre 2024