Perimetro
The last summer / L’ultima estate
Sotto il sole ardente dell’estate pugliese, si consuma un rito antico e sacro del sud Italia: la preparazione della salsa al pomodoro. È un gesto che parla di vita, di memoria, di resistenza. Ma questa volta, c’è qualcosa di diverso. È l’ultima volta che Stella, con le mani fragili ma determinate, partecipa a questo rituale.
Stella non era solo una donna della sua famiglia, ma una figura amata da un’intera comunità. Era la maestra della scuola primaria del sul paese, conosciuta come “la nostra Stella”, un faro di dolcezza e saggezza che tutti i bambini amavano. La sua presenza illuminava le vite di chiunque la incontrasse, come il suo nome prometteva. Ora, la sua forza è stata messa alla prova dal cancro, ma qui, tra il profumo dei pomodori e il calore delle pentole, Stella si riappropria di un frammento di quotidianità.
Accanto a lei, sua madre e sua sorella. Ogni gesto è una coreografia intima, un atto d’amore che si intreccia con la fatica e il calore dell’estate. Il loro lavoro, così familiare, diventa straordinario nella consapevolezza che questa sarà l’ultima volta.
Con la mia compatta analogica, ho voluto fermare il tempo. Non potevo lasciar scivolare via quel momento, così fragile eppure così pieno di vita. Ogni scatto cattura il movimento delle mani, il vapore che si alza come un respiro collettivo, le risate che si mischiano alle lacrime nascoste. Ogni immagine è un frammento di eternità, un ricordo che non voglio perdere.
Il rosso dei pomodori, brillante e vivo, sembra sfidare la malinconia che aleggia sul terrazzo. È il colore della passione, del sacrificio, dell’amore. È il colore di Stella, della sua vitalità che, nonostante tutto, si esprime in ogni piccolo gesto: il passaggio di un pomodoro, il rimescolare della salsa, il sorriso che illumina il suo viso.
La preparazione della salsa al pomodoro è sempre stata un atto comunitario, un legame tra generazioni, un modo per conservare l’estate per i mesi freddi. Ma quest’anno è più di questo.
È un addio silenzioso, un modo per tenersi strette quelle tradizioni che rappresentano un’identità, un’appartenenza. È il modo di Stella di lasciare il suo segno, un’impronta indelebile nell’amore che trasuda da quel lavoro.
Mentre scattavo, sentivo il peso e la bellezza di quel momento. Sapevo che il futuro avrebbe portato assenze, ma in quel terrazzo c’era una pienezza che riempiva l’aria. C’era la vita, quella vera, fatta di semplicità e profondità. Ogni fotografia è una lettera d’amore, un ricordo che ho voluto consegnare all’eternità.
Ora, ogni volta che guardo queste immagini, sento il calore del sole sulla nostra testa, il profumo della salsa, le risate e le preoccupazioni di Stella. E nonostante il dolore, trovo pace.
Perché quella giornata è stata un dono, un momento di unione che non svanirà mai.
Questo progetto nasce dal profondo del cuore, un tributo a Stella, alla sua forza, alla sua dolcezza, alla sua capacità di amare e insegnare. È un inno alla vita e alla memoria, un modo per dirle che, anche se il tempo passa, il suo amore rimarrà sempre, come il sapore di quella salsa che ha preparato con le sue mani, per l’ultima volta.
Un amore che vive nei ricordi, nei cuori della famiglia e nei sorrisi dei bambini che, per tutta la vita, porteranno con sé le lezioni della loro “maestra Stella.”
Quel giorno è stato anche qualcosa di più: è stato l’ultimo giorno in cui ho potuto vedere e abbracciare Stella viva. È stato l’ultimo momento in cui ho sentito la sua voce, il suo profumo, la sua dolcezza così viva, così presente. Sentivo che quello sarebbe stato un addio, ma non ho lasciato che la consapevolezza spegnesse la luce di quel momento. È una memoria dolorosa, sì, ma anche piena d’amore.
Acquaviva delle Fonti, (BA) Agosto 2023